TERRITORIO – Il docente originario di Coreno Ausonio continua ad essere conteso dalle più rinomate riviste di tennis internazionale di scienze motorie
Il ciociaro Prof. Rodolfo Lisi. La notizia, di pochi giorni addietro, fa comprendere appieno la stima riposta nel docente di scienze motorie (originario di Coreno Ausonio) da parte della comunità tennistica mondiale. La prestigiosa rivista di medicina sportiva “MOJ Sports Medicine” ha inserito Lisi all’interno della sua ristretta cerchia di “honorable editors”. La notizia è, già di per sé, molto rilevante (Lisi non è strutturato in Università) ma assume connotati ancora più prestigiosi se si considera che una professoressa associata dell’Università di Urbino, facente parte della stessa rivista, ricopre un ruolo meno importante di Lisi (“associate editor”).
Nel frattempo, fioccano le pubblicazioni. A dicembre, la rivista ufficiale della Federazione Internazionale Tennis (ITF) riporterà un contributo dello stesso Lisi mentre a ottobre la rivista italiana di settore, “Scienza&Sport”, accoglierà un suo articolo su una tematica molto “spinosa”: i frequenti casi di demenza e morbo di Parkinson in calciatori determinati dai ripetuti colpi (fortuiti o meno) alla testa. Di qui, il suggerimento dello stesso Lisi – sulla scorta delle linee guida della Federazione calcistica scozzese – di vietare il “colpo di testa” nei bambini al di sotto dei 12 anni di età.
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